martedì 29 gennaio 2013

VIDEO PREPARAZIONE "IS PARAFRITTUS"

"Is Parafrittus" sono un dolce tipico del periodo carnevalesco. In Lingua Sarda, la denominazione "Para Frittus" letteralmente significa Frati Fritti perché il buco al centro ricorda la chierica dei frati.

Ingredienti per circa 100 fatti fritti:  
  • 2 kg di farina 00
  • 200 gr di zucchero
  • 200 gr di strutto sciolto
  • mezzo litro di vernaccia
  • 120 gr di lievito di birra 
  • la buccia grattugiata di un limone e di una arancia 
  • 8 uova medie
  • latte quanto basta (mezzo litro circa) 


Fonte video:http://www.youtube.com/watch?v=yoMavQMgwbw


lunedì 28 gennaio 2013

LA CUCINA SARDA: UN PO' DI STORIA


La cucina sarda si basa su ingredienti molto semplici derivati dalla tradizione pastorale e contadina nonchè dalla tradizione marinara lungo le coste. È molto varia e cambia da regione a regione sia nella denominazione delle pietanze sia negli ingredienti. Gli antipasti più apprezzati sono i prosciutti di cinghiale, le salsicce di Irgoli e i prosciutti di Aritzo accompagnati da olive e funghi. Primi piatti tipici sono i malloreddus (gnocchetti di semola conditi con sugo e salsicce), i culurgiones (fagottini ripieni di ricotta e menta oppure con un ripieno a base di patata, formaggio fresco e menta), i cui ingredienti variano da zona a zona, il pane frattau (pane carasadu bagnato nel brodo con salsa di pomodoro e uovo in camicia), il pane guttiau, la suppa cuata o suppa gadduresa (pane raffermo, formaggio fresco (caxu spiattatu), spezie, pecorino, casu marzu e casu axedu, il tutto ammorbidito con brodo di carne vaccina e cucinato al forno), sa fregula (minestra di brodo di carne con pasta di semola lavorata a piccoli grumi come il cus-cus) e infine "su proceddu arrustiu" (maialetto arrosto).

I pani votivi e i dolci

Legata a particolari ricorrenze, la lavorazione del pane e la preparazione dei dolci in certe parti della Sardegna può diventare un'arte. Gli ingredienti sono semplici e vanno dalla farina di grano duro alle mandorle e al miele. A gennaio, per i falò di Sant'Antonio, vengono preparate sas Cozzuleddas, sos Pirighitos e su Pistiddu (una focaccia molto decorata con un ripieno di buccia d'arancia, miele e vino cotto), a seconda delle regioni. Per Carnevale si preparano sas Frisolas (li Frisgiori in sassarese) e sas Cattas (Zippulas in campidanese), ovvero frittelle dolci. Per la festa di San Marco sono tipici i pani votivi artistici, gialli per la presenza dello zafferano, decorati con delle particolari fantasie floreali che sono delle vere e proprie effimere opere d'arte. A Nuoro per la Pasqua si preparano sas pizzinnas de ovu, figure antropomorfe fatte con la pasta dolce e decorate con un uovo, simbolo di fecondità. Peculiari anche le Civraxeddas, un pane salato tipico della zona dell'Ogliastra. 
Altro dolce tipico del periodo pasquale sono sas Casadinas (Pardulas in campidanese), fatte con formaggio, e sa Pischedda, aromatizzato con finocchio selvatico e buccia d'arancio. Per Ognissanti il dolce caratteristico è il pane èsapa, preparato con vino cotto, mandorle e nocia A seguire tutta una varietà di Papassinos, da quelli semplici a quelli con la glassa. Da non dimenticare il tipico torrone di Tonara e gli altri dolci conosciuti anche nel continente come sas Sebadas (Seadas a secondo delle regioni) e sos Rujolos, preparati con Casizzolu e miele. Variegati i dolci per i matrimoni che vanno dai Gattò, a sos Coros, a s'Aranzada, sas Urigliettas, sos Sospiros, sas Tiriccas, sos Amarettos....

I formaggi 

La Sardegna offre la più vasta produzione di formaggi pecorini d'Europa. Sono esportati ed apprezzati ovunque, ma soprattutto in Nord America. Vi si trovano i canestrati (pecorini stagionati in cesti di vimini), le Paste di pecorino (simili alle creme di formaggio), la Frue (antenata della Feta greca), i pecorini a pasta molle (Friscu) e quelli a pasta dura (DOP), su Brotzu (Brocciu nelle Gallure), ricotta di antichissima tradizione (ottima quella stagionata su legni aromatici), su Gioddu, una sorta di yogurt di pecora (molto buono con miele amaro), e su Casizzolu (o casu conzeddu), fatto con latte vaccino, buonissimo se mangiato alla sarda (sulla brace, con legna di macchia mediterranea e bacche di mirto).


Vini e liquori

Da sempre la Sardegna è stata considerata un vigneto in mezzo al mare. Alcune ricerche archeologiche hanno evidenziato che già al tempo della civiltà nuragica si coltivava la vite e si produceva vino. Tra i vini rossi il Cannonau è il più importante, insieme alla Monica, al Carignano, al Turriga, al Girò, mentre tra i bianchi i più rinomati sono il Vermentino di Gallura (DOCG), la Malvasia di Bosa, il Nasco, il Torbato, il Nuragus, il Moscato, l’ Angialis, senza dimenticare la tipica Vernaccia. Vista la lunga tradizione, molti vini sono D.O.C., come il Cannonau, e variano di gusto e di gradazione a secondo delle regioni in cui vengono prodotti: quello di Jerzu è uno dei più conosciuti insieme al Nepente di Oliena. Il liquore di Mirto (sia bianco che rosso) è molto conosciuto insieme alla fortissima grappa filu 'e ferru ed al Villacidro.


MAZZAMURRU (PANE AL SUGO)


 Fonte immagine: muvara.blogspot.com

Ingredienti:
  • 600 gr di pomodori maturi
  • 500 gr di pane raffermo di semola
  • 100 gr di pecorino stagionato
  • 1 cipolla
  • basilico
  • olio extravergine d’oliva
  • sale 
Procedimento:
Fate sbollentare i pomodori, pelateli e passateli. In un tegame con l’olio, fate soffriggere una cipolla affettata, aggiungete i pomodori passati, un pizzico di sale, qualche foglia di basilico e fate cuocere per 20 minuti. In un altro tegame fate bollire dell’acqua salata, immergetevi il pane tagliato a fette, un pò alla volta per 5 minuti. Cospargete il fondo di una zuppiera con uno strato di sugo, insaporite con pecorino grattugiato, aggiungete uno strato di pane; continuate fino a riempire la zuppiera. Lasciate riposare e poi servite.

PARDULAS (FORMAGGELLE)



Fonte immagine: www.peccatidigola.eu

Ingredienti:
  • 500 grammi di farina
  • 250 grammi di zucchero
  • 1 kg di formaggio fresco
  • 300 grammi di strutto
  • 3 arance
  • 2 buste di vanillina
  • 2 uova
  • sale   
Preparazione
Per l'impasto:
Lavorate insieme il formaggio grattugiato, lo zucchero, la buccia dell’arancia grattugiata, il sale, i tuorli delle uova, la vanillina e 150 grammi di farina. Amalgamate bene e lasciate riposare.
Per la sfoglia:
Impastate la farina rimasta con lo strutto e con la sfoglia ottenuta, ritagliate dei dischetti. Mettetevi due cucchiai dell’impasto dentro e chiudeteli. Cuocete in forno ad una temperatura di 250°.

CULURGIONES D'OGLIASTRA



Fonte immagine: www.etineris.net

Ingredienti per 6 persone:
  • 280 grammi di farina
  • menta fresca q.b
  • 460 grammi di patate
  • 150 grammi di percorino sardo
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 cucchiaio scarso di strutto
  • acqua q.b
  • sale q.b  
Preparazione:
Fate lessare le patate, con tutta la buccia, in una pentola piena d’acqua. Una volta cotte, pelatele, schiacciatele e lasciatele raffreddare in una terrina.
Disponete a fontana la farina setacciata, versatevi un po’ di acqua tiepida e un pizzico di sale.
Impastate finché otterrete un composto omogeneo ed elastico, aggiungendo acqua se ce ne fosse bisogno, poi trasferitelo in una ciotola capiente, coprite con della pellicola trasparente e lasciate lievitare per mezz’ora circa.
Tritate l’aglio e la cipolla, fateli soffriggere con lo strutto e, una volta che la cipolla sarà leggermente colorita, versate il tutto sulle patate schiacciate.
Aggiungete il pecorino grattugiato e la menta tritata.

Amalgamate con cura questo composto. Quando sarà trascorsa mezz’ora, riprendete la pasta e stendetela. Con l’aiuto di un coppa pasta ricavate dei cerchi, su ognuno dei quali disporrete un po’ di ripieno di patate; richiudete i cerchi a mezzaluna facendo uscire l’aria e sigillando con cura i bordi per non far uscire il ripieno in cottura.
Fate bollire dell’acqua, salatela e fatevi cuocere i culurgiones.
Quando vengono a galla, significa che sono pronti e che potete scolarli.

Accorgimenti:
I culurgiones vanno chiusi pizzicandoli con le dita, dando così loro il tipico motivo a spiga.
La ricetta originale prevedere l’utilizzo del fiscidu, un formaggio di capra in salamoia. Questo formaggio è però piuttosto difficile da trovare al di fuori della Sardegna quindi, in genere, al suo posto si usa il pecorino.

PANADA DI AGNELLO, CARCIOFI E PATATE



Fonte: www.ecucinando.it

Ingredienti per 6 persone:

Ripieno:
  • 500 grammi di polpa d'agnello
  • 3 patate
  • 2 carciofi
  • una decina di pomodori secchi
  • 2 spicchi d'aglio
  • prezzemolo
  • olio extravergine d'oliva 
  • sale
Pasta:
  • 200 grammi di farina 00
  • 200 grammi di farina di semola 
  • una noce di strutto
  • acqua tiepida salata
Procedimento: 
Preparate la pasta con le due farine, lo strutto e l'acqua tiepida lavorandola fino ad ottenerla omogenea. Successivamente, copritela x farla riposare circa 40 minuti.
Intanto mondate i carciofi e teneteli in acqua acidulata con limone. Sbucciate le patate e fatele a rondelle, preparate il battuto di aglio,prezzemolo e pomodori secchi. Tagliate la carne a bocconcini e fatela rosolare sul fuoco una decina di minuti. Quando è pronta, tirate la pasta e ricavatene due dischi, uno più grande per la base che adagerete in una pirofila. Disponete a strati tutti gli ingredienti, salate, fate un giro d'olio e chiudete con il disco più piccolo. Mettiamo in forno caldo per almeno 40 min. (la cottura dipende dalla grandezza, togletela dal forno quando è ben dorata).
 


 

RUIOLOSO DI RICOTTA


Fonte immagine: www.facebook.it

Ingredienti per 6 persone:
  • 500 grammi di ricotta
  • 600 grammi di farina 00
  • 65 grammi di fecola di patate
  • 200 grammi di zucchero
  • 2 uova
  • 1 fialetta di limone o rum
  • 2 bustine di vanillina
  • 2 bustine di lievito
  • la buccia di due arance o limoni
  • un bicchierino di limocello
  • olio di girasole per friggere  
 
Procedimento:

Lavorare dapprima la ricotta con lo zucchero e, successivamente, incorporare le uova, il limoncello, le fialette, la buccia del limone o dell'arancia, la vanillina. Infine incorporare le farine insieme con il lievito.
Mettete un po' di limoncello in una ciotolina e bagnatevi le dita quanto basta per poter formare delle palline di impasto, da friggere in olio bollente. 

MALLOREDDUS ALLA CAMPIDANESE



Fonte immagine: www.cookaround.com

Ingredienti per 6 persone:
  • 500 g di malloreddus (tipica pasta sarda) 
  • 200 g di salsiccia fresca 
  • 100 g di pecorino di Osilo, grattugiato 
  • 1 spicchio d’aglio 
  • 500 g di pomodori pelati 
  • 4 cucchiai d'olio
  • 1 cucchiaio di conseRva di pomodoro
  •  zafferano in stigmi 
  • 1 foglia di alloro 
  • 2 foglie di basilico 
  • sale e pepe

Procedimento:
Rosolate nell’olio la salsiccia, tagliata a tocchetti, fino a doratura.
Togliete la salsiccia dal tegame.
Nel fondo ottenuto unite l’aglio, i pelati, la conserva, lo zafferano, il sale, l’alloro e il basilico.
Lasciate sobbollire fino a quando la salsa sarà ben addensata.
Unite la salsiccia e mescolate.
Lessate i malloreddus in abbondante acqua salata e scolateli al dente.
Condita la pasta con la salsa e per ultimo unite il formaggio grattugiato.
Spolverate con il pepe e servite subito.

LE SEADAS



Fonte immagine: www.gingerandtomato.com
 
Ingredienti per 10-12 persone:
  • 1 kg di formaggio pecorino (o misto) fresco 
  • mezzo Kg di semola fina di grano duro
  • 3 uova
  • qualche cucchiaiata di strutto fresco
  •  la scorza grattugiata di due arance
  • olio d'oliva
  • un pizzico di sale
  • il succo di un limone 
  • zucchero o miele sciolto a bagnomaria 
Procedimento:   
Il formaggio dev'essere necessariamente fresco (4-5 giorni di stagionatura) e molto grasso: per renderlo ancora più morbido può essere immerso per circa 10 minuti in acqua bollente tolta dal fuoco. Va quindi strizzato e fatto sgocciolare.
Impastare la semola con le uova, il pizzico di sale sciolto in una cucchiaiata d'acqua e lo strutto. Lavorare bene la pasta fino a raggiungere una consistenza elastica e morbida: lasciarla quindi riposare.
Nel frattempo grattugiare il formaggio ed impastarlo poi con la scorza di limone ugualmente grattugiata.
A questo punto riprendere la pasta e cominciare a tirarla, così da ottenere una sfoglia sottile: ritagliarla dunque in tanti dischi, usando l'apposita rotella o semplicemente la forma di una tazza.
Distribuire su un disco una buona quantità dell'impasto precedentemente preparato e sovrapporre un altro disco di pasta, saldandone bene i bordi. Per facilitare quest'operazione, si consiglia di inumidire leggermente gli orli da congiungere con albume d'uovo.
Procedere al riempimento e la chiusura di tutti i dischi: le seadas sono pronte.
Friggerle quindi in abbondante olio d'oliva, ben caldo, per circa un minuto: le seadas devono risultare delicatamente dorate.
Vanno servite calde, dopo averle cosparse di zucchero o di un velo di miele liquefatto.